BARI - Il presidente della giunta regionale Nichi Vendola scrive ai direttori generali delle Asl di Brindisi e Lecce per ringraziare medici, infermieri e personale amministrativo che in questi giorni hanno soccorso le studentesse vittime dell’attentato alla scuola Morvillo-Falcone. La sua lettera è stata affissa in ogni reparto e ufficio degli ospedali Perrino e Fazzi. «È doveroso esprimere, a nome mio e della giunta, la profonda gratitudine per quanti sono stati coinvolti nei soccorsi e nelle cure prestate alle ragazze, e per l’intervento tempestivo, professionale ed umano, mantenendo la necessaria lucidità, davvero difficile in situazioni del genere».
BARI – Lo ha deciso in queste ore, l’Ordine dei giornalisti di Puglia: il 29 maggio prossimo si riunirà nella sede a Bari, per affrontare “eventuali casi di violazioni disciplinari compiute da colleghi che si stanno occupando dell’attentato avvenuto a Brindisi dinanzi alla scuola Morvillo Falcone”.
BRINDISI – A seguito dell'attentato la cerimonia del 160° anniversario della Fondazione della Polizia di Stato prevista per il 26 maggio nel Nuovo Teatro Verdi, con la partecipazione di alcune scolaresche che nell'occasione sarebbero state premiate, è stata annullata. Ne da comunicazione la stessa Questura di Brindisi. Lo stesso giorno, invece in questura saranno ricordati i caduti della polizia di Stato con la deposizione della Corona al monumento.
BRINDISI – Un’altra giornata di lavoro duro degli investigatori della polizia e dei carabinieri sulle tracce dell’autore dell’attento di sabato 19 maggio davanti all’Istituto professionale Morvillo - Falcone, ma nelle indagini non ci sono ancora novità: lo ha detto il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, aggiungendo che “non vedo l'ora che ci sia una svolta”. Il ministro ha rilasciato questa breve dichiarazione sul caso Brindisi durante la cerimonia di Palermo in memoria degli agenti di polizia morti nelle stragi di Capaci e di via D'Amelio.
BRINDISI – Il bollettino medico dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi di oggi, conferma la stabilità delle condizioni delle quattro ragazze ferite nell’attentato di sabato scorso dinanzi la scuola Morvillo Falcone. Selene, Vanessa, Azzurra e Sabrina ogni giorno sono sottoposte a consulenze mediche. Le due che si trovano nel Centro Grandi ustionati, che presentano maggiore osservazione, presentano da ieri modesti rialzi febbrili – fanno sapere dalla direzione sanitaria.
PALERMO – Questa mattina il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha incontrato a Palermo le cinque ragazze della scuola “Morvillo - Falcone” di Brindisi arrivate nel capoluogo siciliano ieri per la manifestazione nazionale antimafia. Il presidente ha raggiunto il capoluogo siciliano per la commemorazione del giudice Giovani Falcone. Le ragazze presenti, insieme a Mimmo Tardio – docente dell’Ipsss brindisino – erano compagne di classe di Melissa Bassi, la 16enne rimasta uccisa sabato scorso nell’attentato.
LECCE – I piccoli passi di Veronica Capodieci lasciano spazio alla speranza. Tra oggi e domani, la 15enne studentessa ferita – la più grave delle cinque – dall’ospedale Vito Fazzi di Lecce ritornerà in quello di Brindisi, nel reparto di Rianimazione. Secondo fonti ufficiose, le condizioni di Veronica consentirebbero l’uscita dal centro di chirurgia toracica. Finalmente una notizia che rincuora. Veronica ritornerà a Brindisi, nell’ospedale Antonio Perrino oggi o domani. La prognosi rimane ovviamente riservata, ma i suoi parametri vitali sono stabili e le consentono di far ritorno nell’ospedale brindisino. Veronica Capodieci è la studentessa rimasta ferita in maniera più grave rispetto a Vanessa – la sorella maggiore – Selene Greco, Azzurra Camarda e Sabrina Ribezzi.
TARANTO - È stato un concerto dedicato a Melissa Bassi e alle ragazze rimaste ferite nell’attentato alla scuola Morvillo-Falcone, quello che i Negramaro hanno finito circa due ore fa al PalaMazzola di Taranto. Il primo tributo alla sedicenne è arrivato già durante la seconda canzone dello spettacolo, quando Giuliano Sangiorgi, il leader della band, ha interrotto “Se un giorno mai” chiedendo un minuto di silenzio per la ragazza. E nel palazzetto si è creata un’atmosfera mai sentita in un concerto.
Diecimila persone per i funerali di Stato di Melissa Bassi, studentessa di 16 anni, figlia unica, tante speranze, spenta dalla bomba omicida di sabato 19 maggio 2012 davanti all'Istituto professionale Morvillo Falcone di Brindisi. Era appena scesa dal pullman che ogni giorno la portava a scuola da Mesagne, la sua città natale.
LECCE – Piccoli passi per la 15enne Veronica Capodieci, ricoverata nel reparto di rianimazione dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce, dopo essere stata vittima dell’esplosione di sabato scorso davanti la scuola “Morvillo Falcone” di Brindisi. Veronica è sveglia e reagisce bene alle cure dei sanitari. La prognosi è ancora riservata per la studentessa mesagnese ma a breve potrebbe essere trasferita nuovamente presso l’ospedale Antonio Perrino di Brindisi.
BRINDISI – Si è svolta nel pomeriggio di oggi l’assemblea di tutti gli studenti brindisini organizzata dall’Uds di Brindisi che ha visto la presenza di rappresentanti d’istituti anche fuori dal territorio provinciale. Uno spazio per riflettere ancora una volta, a 72 ore dal tragico evento di sabato scorso dove ha perso la vita la loro compagna Melissa Bassi di 16 anni. “Reagiamo per Melissa” questo il loro grido in piazza Vittoria a Brindisi ma che riportava la voce di tutti gli studenti d’Italia.
BRINDISI – E’ il momento di fare il punto sulle indagini dopo le prime 72 ore dal tragico attentato del 19 maggio alle studentesse dell’Istituto professionale Morvillo Falcone di Brindisi, scuola simbolo in questi giorni di lutto, sconcerto e forcing investigativo per raccogliere nel territorio ogni testimonianza ed indizio utile. Stamani l’unica pausa, ma è improprio definirla tale, che gli inquirenti si sono concessi è stata una riunione assieme al capo della Direzione distrettuale antimafia, Cataldo Motta, e al pm Milto De Nozza, il quale è rimasto in questura anche dopo la conclusione del briefing per approfondire con i dirigenti dei reparti investigativi impegnati le strategie da attuare per i prossimi giorni.
BRINDISI - Raffaele Niccoli è stato il primo mostro sbattuto in prima pagina (da Senzacolonne) e finito in tv (su Raitre) come il possibile attentatore della strage della scuola Morvillo-Falcone. Era stato ascoltato in questura, per sei ore, nella notte tra sabato e domenica, e poi rimandato a casa senza essere iscritto nel registro degli indagati. La mattina dopo ha trovato la sua faccia sotto il fotogramma dell’attentatore, accompagnata dalla scritta: «Sotto torchio per 36 ore». Per Niccoli, maresciallo dell’aeronautica in pensione, 63 anni appena compiuti, sposato e “amabilmente divorziato”, padre di tre figli, nonno di due nipotini, è iniziato un incubo. Che per fortuna è finito presto. Ma ora annuncia querele per diffamazione, cause civili e denunce all’Ordine dei Giornalisti.
BRINDISI – Le condizioni delle quattro ragazze rimaste gravemente ferite nell’attentato di sabato scorso a Brindisi, sono stazionarie. Vanessa Capodieci e Selene Greco si trovano nel reparto di Chirurgia Plastica e sono state sottoposte ad intervento chirurgico questa mattina. Le altre due studentesse, Sabrina Ribezzi e Azzurra Camarda, ricoverate nel Centro Grandi Ustionati, anche loro hanno subito un intervento chirurgico. “I parametri vitali delle quattro ragazze sono buoni” – fanno sapere nella tarda mattinata odierna dalla Direzione Sanitaria dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi. Per Ribezzi e Camarda, la prognosi però rimane riservata.
BRINDISI – E’ prevista per oggi pomeriggio un’assemblea di tutti gli studenti che avrà luogo nel centro di Brindisi. A precedere l’assemblea sarà un corteo che partirà da piazza della Vittoria alle ore 17, l’evento è stato organizzato dai rappresentanti delle scuole superiori dell’Uds di Brindisi, chiamando a raccolta tutti gli studenti della regione. Dopo la drammatica vicenda di sabato 19 maggio, dove una studentessa di sedici anni ha perso la vita mentre si recava a scuola, gli studenti di tutto il Salento si ritagliano uno spazio per riflettere, per non dimenticare e per ragionare sugli eventi e le problematicità legate alla legalità, per affermare la volontà di rimanere attivi sul territorio.
MESAGNE - Stamane si è tenuta la sepoltura della 16enne rimasta uccisa nell'attentato di sabato scorso davanti la scuola "Morvillo Falcone" di Brindisi. Oggi però mamma Rita era presete fisicamente presso il campo santo di Mesagne. E' stata accompagnata con un'ambulanza dell'ospedale San Camillo De Lellis e da un medico. Ieri era idealmente presente anche ai funerali della figlioletta, perchè papà Massimo Bassi, stringeva fra le braccia la foto di sua moglie, in chiesa. Ancora un incolmabile dolore, un terribile incubo che non si placa.
La persona sottoposta a verifiche dalla polizia giudiziaria nel corso dei primi controlli dopo l'attentato di sabato 19, e poi rimandata a casa per mancanza di ogni indizio di coinvolgimenti nei fatti, tramite il suo avvocato ha voluto sottolineare la propria assoluta estraneità alla vicenda.
BrindisiReport.it, per quanto ci riguarda. non ha mai pubblicato il suo nome e non lo pubblica perciò anche in questa circostanza, in cui il legale di fiducia dell'interessato, Paoloantonio D'Amico, chiede di sottolineare tale estraneità ai fatti.
Ormai il circo mediatico si è messo in moto e c’è sempre qualcuno pronto a bruciare un nome o una notizia. Tanto chi se ne frega: pur di poter dire “siamo stati i primi a pubblicarlo”, si danno in pasto all’opinione pubblica nomi e cognomi di gente non indagata, ma solo condotta in questura per essere interrogata. E se lo scrive un giornalista, lo devono scrivere tutti, perché altrimenti si rischia di bucare la notizia.
L’attentato al Morvillo-Falcone e la morte di Melissa Bassi rischiano così di diventare un nuovo caso Scazzi.
MESAGNE – Tre ambulanze del 118, presidi della Croce Rossa e volontari della Protezione Civile hanno presidiato piazza IV Novembre e la piazza adiacente a Porta Grande per tutta la durata del rito funebre. Migliaia di persone hanno assistito, sotto il sole cocente, alla celebrazione religiosa, solo in 12, tutte giovani ragazze, si sono sentite male. Cali di pressione.
Non è stato facile per le centinaia di ragazzine che erano presenti oggi a Mesagne per l’ultimo saluto a Melissa, vivere questa esperienza. A 16 anni l’unico timore è l’interrogazione, l’unico pensiero è cosa fare dopo i compiti, con chi vedersi in villa e come trascorrere il weekend. Intristirsi solo se piove.
MESAGNE – Dal premier Monti a Gianfranco Fini; dal presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ai sindaci di tutta la provincia di Brindisi così come don Ciotti, sull’altare insieme all’arcivescovo Rocco Talucci; ministri italiani e rettori di Università; tutte le forze dell’ordine. Stretti nel dolore per la perdita di un’ anima innocente, quella di Melissa Bassi. Più di 10.000 mila persone radunate nel pomeriggio di oggi per dare l’ultimo saluto alla 16enne e dimostrare la loro vicinanza alle famiglie colpite dall’attentato, e richiamare giustizia. In piazza IV Novembre, oggi, c’era tantissimo coraggio.
MESAGNE - “Ciao Amore, non sono venuto qui oggi per dirti addio. Lo so, dovevamo fare tante cose insieme, aiutare gli altri, ed ora qualcuno ce l’ha vietato”. Le parole sono di Mario, il fidanzatino di Melissa. Era lì, seduto a pochi passi dal feretro del suo amore. Piangeva e alzava gli occhi al cielo, quasi a cercare gli occhi della sua ragazza. “Quel banco non sarà mai vuoto” hanno scritto gli amici a “trizza”. Supreme disfatte della vita che lasciano senza considerazioni. Un dolore che non ha nome, un’angoscia dell’umanità quella di una vita innocente stroncata a soli 16 anni.
MESAGNE - La mamma di Melissa, Rita, non era presente nella chiesa Madre accanto al feretro della figlioletta perché ancora in ospedale, sotto cure mediche a causa dello shock successivo alla notizia della morte di Melissa. Papà Massimo, stringeva tra le braccia, in un modo da straziare l’anima, una gigantografia della piccola Melissa, la foto ritraeva un momento della sua prima comunione. Quel papà coraggio, non smette di stringere la sua Melissa al suo cuore. Melissa è lì che deve stare, dentro al cuore, non potrà mai andare via.
MESAGNE – Giustizia. Giustizia. Giustizia. Quello che si chiede per la piccola Melissa Bassi, è “giustizia”. Migliaia di persone nel pomeriggio di oggi hanno dato l’ultimo saluto alla 16enne rimasta uccisa sabato scorso nell’attentato avvenuto alle 7.45 davanti l’Ipsss “Morvillo Falcone” di Brindisi nella chiesa madre della città di Mesagne. La studentessa 16enne è ritornata nella sua Mesagne alle ore 14. La piccola bara bianca, è stata sommersa da applausi e lacrime. “Non smettere mai di sorridere nemmeno da lassù” hanno scritto gli amici più cari a Melissa in una lettera alla fine del rito religioso. Ai funerali di Stato ha partecipato il premier italiano Mario Monti.
LECCE - Non solo si è svegliata ma ha anche chiesto un succo. Veronica Capodieci la 16enne ricoverata nel reparto di chirurgia toracica dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. I medici restano cauti, parlano ancora di condizioni critiche e la sua prognosi è riservata. Ma Veronica vuole vivere.
Vuole tornare nella sua famiglia, tra le sue amiche e vivere i suoi 16 anni con tutta la vitalità tipica di questa età. Oggi ha potuto vedere il suo papà, ha parlato, gli ha chiesto un succo. Pochissimi istanti, ma preziosi per ridare la speranza a quella mamma e a quel papà che da sabato scorso vivono con il fiato sospeso.
BRINDISI - Dal momento in cui sono cominciate le esequie di Stato della studentessa 16enne uccisa dall'attentato del 19 maggio, su tutti i display dei bus della Società trasporti pubblici è comparso, al posto dell'indicazione della linea, il messaggio "Ciao Melissa". Un omaggio commosso dei lavoratori della Stp alla vittima dell'esplosione omicida davanti all'Istituto professionale Morvillo.