Rigassificatori offshore: “Scelti Ravenna e Piombino, occasione persa per la Puglia”
Il consigliere regionale Fabiano Amati: “Un punto di vista politico decrescitista si aggira come uno spettro per la nostra regione”
Il consigliere regionale Fabiano Amati: “Un punto di vista politico decrescitista si aggira come uno spettro per la nostra regione”
Richiesta congiunta avanzata al sindaco di Brindisi da parte dei sindacati Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil e Rsu
Il deputato: "Lo Stato e il governo non hanno tempo da perdere, a parità di dotazione infrastrutturale si opterà per Gioia Tauro e Ravenna"
I presidenti delle Autorità di sistema portuale, Patroni Griffi e Prete, convocati per lunedì in Commissione per sapere se vi siano dei porti disponibili
Reagiscono Sinistra Italiana e Possibile. Imbarazzo per Articolo Uno - Mdp
La faccenda del rigassificatore British Gas? Non era mai finita davvero, neppure con l'annuncio del ritiro della compagnia britannica dal progetto e nemmeno con l'assegnazione, da parte della Corte d'Appello di Lecce, della colmata di Capo Bianco all'Autorità Portuale di Brindisi
Completata la fase istruttoria per il rigassificatore a Brindisi, il Mise "dovrà comunque provvedere alla conclusione del procedimento di autorizzazione alla costruzione ed esercizio del terminale di rigassificazione della Brindisi Lng"
Sarà pure passato del tempo, sarà ormai anche più che chiaro che il rigassificatore a Brindisi non si farà. Ma comunque sia, a prescindere dalle vicende politico-amministrative-autorizzative, il processo penale va avanti e il pm, Giuseppe De Nozza, insiste
BRINDISI - Del rigassificatore a Brindisi non importa più nulla a nessuno, men che meno a British Gas o a Brindisi Lng (che a Brindisi non c’è più), ma se l’iter autorizzativo e amministrativo si è chiuso con il recesso unilaterale dalla concessione dell’area demaniale di Capo Bianco, in sede penale si va avanti.
BRINDISI – Se alcune voci che circolano in vari ambienti dell’imprenditoria portuale sono fondate, quando British Gas riuscirà a perfezionare lo sganciamento dall’area di Capo Bianco, facendo in modo che la confisca del sito non abbia più ragione di permanere con il passaggio della colmata ai beni dello Stato e alle competenze dell’Autorità portuale, si dovrebbe presentare a Brindisi una società subentrante con una rinnovata richiesta di realizzare nello stesso luogo un impianto di rigassificazione.
BRINDISI - Le dichiarazioni di Euprepio Curto, candidato al parlamento per Fli e coordinatore provinciale dello stesso partito, sulle vicende del progetto per il rigassificatore di Brindisi, hanno suscitato la reazione del fronte ambientalista brindisino che ha rotto per l'occasione il silenzio elettorale, pur ribadendo la propria neutralità.
BRINDISI - Cosa c'è dietro l'angolo, direbbe il Maurizio Costanzo di 35 anni fa, dell'operazione rigassificatore British Gas, che sembra dormiente ma che per tanti strani segnali in realtà offre l'impressione dell'esatto contrario? Come inquadrare e definire una serie di accadimenti, sviste, dimenticanze, sottolineature inopportune, repentini cambi di parere? E perché il governo italiano non si decide a prendere atto dell'esito del processo di primo grado e del vincolo della confisca sull'area, che avrebbe maggiore valenza anche della nuova norma che taglia fuori i pareri di Regioni ed enti locali sulle opere di interesse nazionale? Lo chiedono con una lunga lettera - che cita anche puntualmente i punti di perplessità maggiore - le associazioni del fronte ambientalista brindisino ai ministri Corrado Clini (Ambiente), Corrado Passera (Sviluppo), al dirigente della VII Divisione dello stesso Ministero dell'ambiente, Giuliana Gasparrini, e ne informano il procuratore capo di Brindisi, Marco Dinapoli. Di seguito, la lettera.
BRINDISI - Accogliendo da un lato le richieste delle associazioni ambientaliste brindisine recepite nel corso di un recente incontro richiesto dallo stesso Partito democratico, da un altro perseguendo una linea da tempo decisa sul problema del progetto del rigassificatore, il Pd brindisino, attraverso il senatore Salvatore Tomaselli, ha inoltrato una richiesta al governo per la revoca dell'autorizzazione a Brindisi Lng. Non manca una critica a Monti per alcuni giudizi sull'opposizione al rigassificatore di Brindisi. Di seguito, un comunicato del senatore Tomaselli, e il testo integrale dell'interrogazione ai ministri Corrado Passera e Corrado Clini.
BRINDISI - Non se ne va solo Iraklis Haralambidis (o Hercules Haralambides, più latineggiante), ma definitivamente, almeno dalla sede di viale Regina Margherita, anche la Brindisi Lng malgrado la vittoria di Pirro garantita da un ribaltone in sede di Comitato tecnico regionale, che a disstanza di un paio di mesi ha riaperto un'istruttoria conclusa da un parere negativo, per giungere ad un parere positivo per il rilascio del Nulla osta di fattibilità al progetto.
BRINDISI - Richiesta senza mezzi termini dell'intervento della magistratura per far luce sul ribaltamento del parere del Comitato tecnico regionale Puglia circa il rilascio del Nof al progetto del rigassificatopre di Brindisi Lng-British Gas. Il Ctr aveva ad aprile, a maggioranza, respinto il parere favorevole della sottocommissione istruttoria al rilascio del Nulla osta di fattibilità, ma ieri l'altro ha effettuato un nuovo esame della relazione su ricorso di Brindisi Lng, mutando - sempre a maggioranza - parere e rilasciando il Nof. La reazione della Regione Puglia (durissima) del Comune e della Provincia di Brindisi sono giunte a stretto giro, adesso arrivano quelle dell'opposizione di sinistra e di quella ambientalista al Comune di Brindisi, e del fronte del no al rigassificatore. Da ricordare che il cantiere è comunque confiscato.
BRINDISI - Il consigliere regionale, noché coordinatore provinciale di Fli, il senatore Euprepio Curto, chiede la convocazione immediata davanti alla Commissione ambiente del Consiglio regionale pugliese dei vertici del Comitato tecnico regionale, che nella seduta di ieri l'altro, mercoledì 20 giugno - ha ribaltato la precedente decisione, concedendo il Nulla osta di fattibilità al progetto del rigassificatore di Brindisi Lng.
BARI - “La Regione Puglia continuerà a battersi con tutte le sue forze contro il progetto del rigassificatore di Brindisi”, cominciando da un ricorso al Tar. Lo ha annunciato il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola commentando l’approvazione (con il parere negativo degli enti locali e della Regione stessa, e dell’Arpa Puglia) dello Studio di fattibilità per la realizzazione del rigassificatore Lng nell’area Capo Bianco di Brindisi da parte del Comitato Tecnico Regionale. E di ricorsi parla anche il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, affermando che non si torna indietro.
BRINDISI – Il terremoto in Emilia Romagna ha ricordato che l’Italia è un Paese dove le mappe sismiche vanno aggiornate in continuazione, e che ciò vale soprattutto quando sono in discussione impianti o progetti di particolare impatto ambientale. Nel caso specifico, ieri sera a Porta a Porta, malgrado le abbondanti secchiate di acqua fredda lanciate da alcuni su un tema che invece resta rovente, ha ricevuto un colpo durissimo la tesi che nelle cavità profonde lasciate da giacimenti di gas naturale già sfruttati si possano stoccare senza rischio alcuno lo stesso metano, progetto già bocciato dal ministero dell’Ambiente a Rivalta (quella dell’Emilia), e anche la Co2. In questo scenario, il ministro Corrado Clini ha parlato ancora del rigassificatore di Brindisi, recriminando per gli impedimenti burocratici che hanno costretto British Gas a lasciare la città.
ROMA - la sede nazionale di Italia Nostra ha diramato oggi una nota sulla conclusione del processo di primo grado sulla vicenda del primo iter autorizzativo del rigassificatore British Gas di Brindisi. Va ricordato che Italia Nostra è una delle tre associazioni che si erano costituite parte civile al processo (la richiesta risarcitoria è stata però rigettata dal tribunale. Pra Italia Nostra, alla luce del giudizio del tribunale di Brindisi ma anche del rifetto della richiesta di rilascio di Nulla osta di fattibilità a Brindisi Lng da parte del Comitato Tecnico Regionale Puglia, chiede ai ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo di rivedere interamente la questione.
BRINDISI - Dopo la sentenza di questa sera, British Gas non potrà affidare solo alle strategie legali la sorte del proprio progetto di un rigassificatore da 8 miliardi di metri cubi l'anno nel porto di Brindisi, ma certamente rivaluterà la convenienza di mantenere fermo l'investimento di Capo Bianco. Il tribunale presieduto da Giuseppe Licci ha infatti accolto la richiesta dei pubblici ministeri Giuseppe De Nozza e Silvia Nastasia, disponendo la confisca dell'area del cantiere e della colmata già realizzata. I giudici hanno inoltre condannato il presidente protempore di Bg Italia, Franco Fassio a cinque mesi di reclusione, pena sospesa. Dichiarati prescritti i reati corruttivi, assoluzione per il falso ideologico, rigetto delle richiesto di risarcimento delle parti civili Comune e Provincia di Brindisi, Regione Puglia, Legambiente, Italia Nostra e Wwf.
BRINDISI - Sul caso del Nof negato a Brindisi Lng, di cui continuano a non occuparsi nè il centrodestra nè il centrosinistra (come del resto delle vicende portuali), e sull'ennesima esternazione di "sconcerto" della società britannica, che risale a stamani, rispondono questa sera le associazioni ambientaliste, segnalando "agli organi politici, amministrativi e giudiziari" il tenore e i contenuti di alcune affermazioni dei vertici dell'azienda che aveva ricevuto da British Gas la delega ad occuoparsi del progetto del rigassificatore di Capo Bianco.
BRINDISI - Dopo l'ennesima bocciatura per il progetto di Brindisi Lng, che si è vista respingere dal Comitato tecnico regionale Puglia la domanda di concessione del Nulla osta di fattibilità (Nof), sta destando polemica la decisione del comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Brindisi di puntualizzare come invece la posizione dei tecnici del Corpo, presenti sia nel gruppo di lavoro che ha svolto l'istruttoria a Brindisi, che nello stesso Ctr (che a quanto pare ha capovolto - a maggioranza - anche le conclusioni cui era giunto il gruppo di lavoro stesso), fosse stata favorevole alla concessione del Nof sulla base dello Studio preliminare di sicurezza presentato da Brindisi Lng. Dopo aver pubblicato la nota dell'ing. Carlo Federico, pubblichiamo perciò anche quella delle associazioni ambientaliste del fronte del no al rigassificatore.
BRINDISI - Come fossero andate in realtà le cose, nel corso dell'istruttoria sul rapporto di sicurezza presentato da Brindisi Lng ai fini dell'ottenimento del Nulla osta di fattibilità da parte del Comitato tecnico regionale presso la direzione regionale dei Vigili del Fuoco, era ufficiosamente noto. BrindisiReport.it, ad esempio, aveva però preferito attendere l'ufficialità per affrontare tale argomento, fermandosi al risultato (Nof negato all'azienda inglese) e parlando di una deliberazione a maggioranza da parte del Ctr. Adesso sono proprio i vigili del fuoco a rompere il silenzio spiegando ogni passaggio del procedimento istruttorio (e a ciò va riconosciuto il merito della chiarezza, cosa non sempre scontata).
BRINDISI - Anche il Pd commenta la notizia del rifiuto della concessione del nullaosta di fattibilità a Brindisi Lng - British Gas da parte del Comitato tecnico regionale Puglia. E lo fa polemizzando per la posizione che avrebbe assunto al momento del voto (il Ctr ha deciso a maggioranza) il rappresentante del Comune capoluogo, non in coerenza con la linesa sempre sostenuta dal consiglio comunale e dall'amministrazione civica di Brindisi.
BRINDISI - Corsa al voto e caccia ai consensi. La campagna elettorale entra nel vivo e per i contendenti alla fascia tricolore inizia il mese più lungo: quattro settimane intense di appuntamenti, in giro per la città. All’indomani del diniego alla Brindisi Lng è ancora il rigassificatore a tenere banco. Sull’argomento interviene l’avvocato Roberto Fusco (Si Roberto Fusco Sindaco, Italia dei Valori, Federazione della Sinistra), che commenta: “Una lunga serie di pesanti dubbi, messi in evidenza nella riunione del Comitato tecnico regionale, hanno portato a negare il Nulla Osta di Fattibilità sul rigassificatore progettato dalla British Gas a Capobianco, nel porto di Brindisi, a poca distanza da centri abitati e in una area ad elevato rischio di crisi ambientale con la presenza di altri impianti classificati a rischio di incidente rilevante”.