Non si può escludere che la morte del delfino trovato stamani sia dovuta ad un virus, come quello che seminò strage all'inizio degli anni Novanta tra i delfini, oppure allo stress legato alle condizioni meteo ed alle base temperature delle masse d'acqua. Il rinvenimento è stato debitamente segnalato.
CEGLIE MESSAPICA – Muore in casa, ma viene ritrovato dopo sei mesi. Tragico rinvenimento all’ombra della chiesa di San Domenico di Ceglie Messapica che ha tutti i contorni di un dramma della solitudine. E’ proprio in una casa attigua all’edificio di culto in via Giuseppe Elia, al primo piano che i vigili del fuoco del distaccamento di Ostuni, intorno alle 22 di ieri sera, hanno effettuato la macabra scoperta, trovando il corpo ormai in stato di decomposizione avanzata di Francesco Santoro.
BRINDISI – Perché un amico non si dimentica. E gli amici, Danilo Corallo,Giuseppe Epifani e Pasquale Iacobazzi onoreranno il ricordo del loro fraterno amico Gabriele Marrazza - il 17enne che morì in un incidente stradale in via Caduti di via Fani a S’Elia a Brindisi il 17 febbraio 2011 - con un torneo di calcio. La serata si terrà all’Acsi di S.Elia il 17 febbraio prossimo e il torneo avrà inizio alle ore 20.
FOGGIA – La Procura di Roma ha aperto una nuova inchiesta per omicidio colposo sulla morte del caporal maggiore Francesco Saverio Positano, il 29enne di Foggia che il 23 giugno del 2010 ha perso la vita in Afghanistan in seguito ad un incidente avvenuto nei pressi di Shindand, nel corso di una ricognizione. I dettagli sono stati resi noti dai genitori di Positano, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta stamani nella sala convegni della Confcommercio di Foggia, sul tema “Francesco è stato investito dal Buffalo - I risultati della perizia cinematica consegnata alla Procura di Roma dai genitori di Francesco Saverio Positano, il caporal maggiore degli Alpini morto in Afghanistan il 23 giugno 2010”.
LATIANO – Forse una distrazione fatale o semplicemente l’asfalto reso viscido dalla pioggia fittissima di questo pomeriggio, che ha fatto perdere il controllo ad Antonio Caliolo, 47enne di Latiano in sella ad un Beverly 150 in via Berlinguer, il quale nella caduta ha sbattuto con violenza sull’asfalto il capo non protetto dal casco. Dalla parte opposta rispetto al senso di marcia dell’uomo in sella alla moto, sopraggiungeva un camion coin rimorchio: l’autista del mezzo si è subito accorto dello scooter che sbandava, grazie allo specchio retrovisore, e ha visto Caliolo finire a terra pochi istanti dopo.
FRANCAVILLA FONTANA - Sulla morte di Angelo Ciracì, il 67enne di Francavilla Fontana morto all'ospedale Sant'Orsola di Bologna, dove i chirurghi hanno individuato in un tubo di drenaggio dimenticato nell'addome le cause di una peritonite fatale, il presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali, Leoluca Orlando, ha chiesto all'assessore alle Politiche della Salute della Regione Puglia, Tommaso Fiore, una relazione dettagliata.
ORIA – Una sbandata dopo un sorpasso, in seguito al quale la vittima ha perso il controllo dell’auto di cui era alla guida. Così è avvenuto l’incidente di ieri alle 23,30 sulla statale 7, altezza di Latiano, costato la vita al 30enne di Oria Damiano Spina, che ha cessato di respirare mentre veniva trasporto all’ospedale Perrino di Brindisi. Il giovane deceduto intorno alla mezzanotte era impegnato nell’azienda agroalimentare di famiglia, specializzata in prodotti sott’olio.
BRINDISI - Morire per strada, mentre vai a lavorare, in una città che non è la tua, in un paese che non è il tuo. Per mandare a casa quasi tutto lo stipendio. E' spirato su un marciapiedi di viale Aldo Moro, stamattina attorno alle 6,30, un cittadino rumeno di 50 anni che stava andando a prendere servizio nel cantiere di un parco fotovoltaico nella zona di Restinco. Accanto a lui la sua borsa con gli indumenti di ricambio e la colazione. Quando Ionel Gordon si è afflosciato a terra i primi passanti hanno prima tentato di parlargli, poi hanno chiamato il 118.
ROMA - Scoperto da Sergio Rubini che lo scelse per il ruolo di Carletto, il protagonista del suo film "Tutto l'amore che c'è" del 2000, Damiano Russo, l'attore barese di 28 anni, è morto a Roma in un incidente stradale in moto. Russo aveva debuttato nel cinema a 13 anni con il film "Io non ho la testa" di Michele Lanubile. Con il film di Rubini aveva avuto il premio Capitello d'Oro al Sannio Film Festival e la nomination al Globo d'oro come migliore attore esordiente.
LATIANO – Sono passati due anni da quando, lui, il “gigante buono” – così come veniva definito da tutti i cittadini di Latiano – non c è più. Graziano Zizzi, il sindaco che ha donato tanta umanità alla sua città, oggi viene ricordato con una messa presso la Chiesa Madre alle 18,30.
BRINDISI – Falesia killer, inchiesta chiusa ed ora arriva il momento della verifica delle responsabilità per la morte del 29enne ricercatore tarantino Paolo Rinaldi, 29 anni, causata da una frana la mattina del 21 ottobre 2010. Sei gli indagati ai quali il pm Antonio Costantini ha fatto notificare l’avviso di conclusione delle indagini. L’ipotesi di reato di omicidio colposo riguarda Enzo Epifani e Alessandro Ciccolella, rispettivamente presidente e direttore del consorzio di gestione dell’oasi di Torre Guaceto, Franco Marinò il guardaparco che esattamente un anno fa rimane travolto, per fortuna con conseguenze non gravi, insieme al giovane ricercatore, i legali rappresentanti di Universus Csei, Antonio e Ettore Ruggiero.
CEGLIE MESSAPICA - Un motociclista di Ceglie Messapica ha perso la vita oggi attorno alle 17 in un incidente stradale a due chilometri dalla sua città, sulla provinciale per Cisternino. Giuseppe Albanese, 37 anni, ha perso il controllo della sua potente Honda 1000 nel tentativo, sembra, di evitare un gregge di pecore che attraversava la strada. La moto è finita contro un muro a secco e purtroppo per Giuseppe Albanese non c'è stato nulla da fare. I carabinieri della stazione di Ceglie Messapica ora stanno indagando sulle eventuali responabilità del pastore.
S.VITO DEI NORMANNI – E’ morto ieri mattina alle 13,30 nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Perrino di Brindisi l’operaio sanvitese rimasto ferito in maniera gravissima nella serata del 16 giugno scorso mentre lavorava presso l’azienda Ovid Srl, sulla ex statale 16 per Brindisi, travolto da un fascio di tubi metallici. Giuseppe Lo Re, 55 anni, aveva subito lo schiacciamento del torace e di alcune vertebre.
BRINDISI - E' stato un infarto a uccidere Nicola Ruggiero, il 62enne pescatore brindisino trovato privo di vita domenica, alla deriva nel porto medio sul suo gozzo. Lo ha stabilito l'autopsia effettuata oggi su disposizione del pm Milto De Nozza. Ruggiero stava rientrando, quando è stato colto dall'attacco cardiaco. L'allarme è stato dato da altri pescatori alla Capitaneria di Porto attorno alle 12,10.
BRINDISI – Il pm Milto De Nozza attende nella giornata di domani le prime considerazioni del perito autoptico chiamato a stabilire le cause del decesso del 62enne pescatore brindisino Nicola Ruggiero, il corpo senza vita era alla deriva tra porto medio e porto interno, a bordo di un gozzo verde su cui era imbarcata anche la vecchia bici della vittima.
BRINDISI – La barca a bordo della quale stava pescando alla deriva. A bordo, insolita presenza, una mountain bike e nessun documento. E il cadavere del proprietario sotto il caldo sole d’agosto: è stato trovato così, privo di vita, nel suo gozzo di colore verde un pescatore brindisino di 62 anni, Nicola Ruggiero, colto probabilmente da una crisi cardiaca.
OSTUNI – Stava provando la sua nuova moto da cross, quando ha perso il controllo del mezzo ed è finito sotto una Fiat Punto che procedeva in senso opposto. Ferragosto di sangue sulle strade della provinciadi Brindisi con un tragico incidente che spezza la vita del 35enne Massimiliano Pecere, sposato e padre di un bambino. Erano circa le 16.30 quando il giovane, che avrebbe compiuto 36anni il prossimo 26 agosto, ha perso il controllo della sua nuova e fiammante motocicletta, priva di targa e non ancora assicurata.
FASANO - Muore mentre giocava col nipotino, dopo essere caduto a terra battendo violentemente la testa, mentre era seduto su una moto ferma. Tragica fatalità nella frazione di Laureto a Fasano, nella tarda serata di ieri. Luigi Pirro, 51enne di Fasano, è morto subito dopo il ricovero nell'ospedale di Ostuni per ib traumi riportati.
BRINDISI - Era l'unica cosa da fare, dopo il decesso, avvenuto stamani, del dipendente della Multiservizi punto lunedì scorso da un insetto non identificato, forse un calabrone o una vespa. Ma sino a quando non sarà individuata con certezza la causa del decesso, e l'agente che l'ha provocata (la vittima ha solo avvertito una puntura. ma non ha identificato l'insetto), il giardino pubblico di Bozzano resta chiuso.
BRINDISI – Se ne è andato oggi a 84 anni, in un letto di ospedale, un personaggio mitico delle estati brindisine, il gestore storico di Lido S. Anna, spiaggia fondamentale per capire il rapporto tra gli abitanti della città e la stagione dei bagni, dei pasti consumati all’ombra delle cabine, delle interminabili partite di basket anche a 40 gradi di temperatura.
FRANCAVILLA FONTANA - Si conclude con una vittima la lunga serie di incidenti che ha funestato le strade del Brindisino. L’impatto mortale sulla provinciale che da Francavilla Fontana conduce Sava, sulla via vecchia, proprio ad un chilometro dall’ingresso nel centro abitato. Vittima del terribile impatto Mario Memmola, ingegnere di 49 anni, persona molto nota e stimata nella Città degli Imperiali.
FRANCAVILLA - Incidente mortale sulla provinciale che da Francavilla Fontana conduce Sava (la stessa in cui nel 2005 persero la vita i genitori del giudice Clementina Forleo). Vittima del terribile impatto Mario Memmola, ingegnere di 49 anni, persona molto nota e stimata nella città degli Imperiali.
TERMOLI - Il magistrato di turno ha disposto l'autopsia per Benito Sinisi, 53enne di Brindisi, lo sportivo deceduto ieri sera dopo la prova molisana del VI Trofeo dell'Adriatico, manifestazione di voga con imbarcazioni tradizionali, svoltasi nelle acque antistanti il locale Circolo della Vela.
BRINDISI – Morto da una decina di giorni in casa, il suo corpo viene ritrovato in mattinata, dopo l’allarme lanciato dai vicini alle forze dell’ordine preoccupati per la sua scomparsa e per un tanfo insopportabile proveniente dalla sua abitazione. Dramma della solitudine tra le case popolari del quartiere Paradiso: dove stamattina è stato scoperto il cadavere di Lillo Biondo, 78 anni di Brindisi, meglio noto ai suoi conoscenti col nome Luigi.
BRINDISI - Sono almeno due gli interrogativi ai quali le indagini sulla tragedia di Apani dovranno rispondere: la morte del giovane ricercatore travolto dal crollo della falesia, si poteva evitare? Se sì, chi doveva scongiurarla? Il giorno dopo ogni tragedia è giornata di lavoro frenetico, così è stato per i carabinieri della stazione Casale e del Nucleo operativo ecologico, per gli ispettori dello Spesal e per il pubblico ministero Antonio Costantini. Lavoro febbrile da una parte, sul luogo della tragedia, nella oasi protetta del Wwf dove gli inquirenti si sono assiepati per i rilievi del caso. Silenzio surreale dall’altra, nella camera mortuaria dell’ospedale Perrino dove si sono raccolti i parenti del 29enne Paolo Rinaldi, ancora increduli.