BRINDISI - L'Enel La Rosa Brindisi rappresenta un’eccellenza nazionale sportiva. E’ la prima squadra del Centro-Sud Italia nella storia della ginnastica artistica a partecipare ai massimi campionati di serie A. Domani martedì 5 febbraio, alle ore 16,30 la squadra sarà presentata agli organi di stampa alla vigilia dell’inizio del campionato di serie A1.
BRINDISI – Quasi 243mila metri quadrati dello specchio d’acqua antistante la centrale di Cerano diventano di esclusiva pertinenza dell’Enel, per le opere a mare della termoelettrica “Federico II”. E’ questa la seconda ordinanza emanata dal presidente dell’Autorità portuale, Iraklis Haralambidis, rientrato a Brindisi grazie alla sospensiva accordatagli dal Consiglio di Stato. Naturalmente Enel pagherà all’ente gli oneri concessori connessi. Il divieto di qualsiasi altra attività, e anche quello di attraversamento del tratto di mare in questione sarà ulteriormente regolato da un’ordinanza del comandante della Capitaneria di porto.
BRINDISI – Enel stamani ha ricevuto il primo via libera, quello locale, ad un piano di emergenza per lo svuotamento del nastro trasportatore allagato, necessario per evitare il blocco dell’attività produttiva della centrale “Federico II” di Cerano. L’ok è arrivato da un tavolo tecnico convocato dal prefetto Nicola Prete, cui hanno partecipato oltre ad Enel e a Confindustria Brindisi, il Dap Arpa di Brindisi, il comando provinciale dei Vigili del Fuoco, Provincia, Comune capoluogo, che hanno concordato con il progetto presentato dalla società elettrica.
MESAGNE – Affidato in prova ai servizi sociali, viola gli obblighi impostigli. Roberto Semeraro 23enne di Mesagne, finisce in carcere. L’ordinanza di sospensione della misura alternativa della pena detentiva è stata emessa dall’Ufficio di sorveglianza del Tribunale di Lecce ed eseguita dai carabinieri della locale stazione.
BRINDISI – L’allagamento della trincea del nastro trasportatore Enel è la terza di una certa rilevanza negli ultimi otto anni. E in tutti questi casi la società elettrica ha di fatto attribuito alle canalizzazioni di competenza del Consorzio dell’Arneo la responsabilità di ciò. La risposta è stata che al momento della costruzione della trincea, in sede di richiesta e concessione dei nulla osta da parte del Genio Civile di Brindisi e dello stesso Consorzio dell’Arneo, Enel avrebbe firmato un atto in cui si assumeva le responsabilità dei danni che avrebbero potuto causare le tracimazioni dei canali circostanti l’opera.
BRINDISI - Per Massimo Ferrarese sarà un'altra giornata calda, da trascorrere nella speranza che a Roma si decidano a dargli il secondo posto nella lista Monti per il Senato. Intanto il segretario provinciale dell'Udc Ciro Argese si immola a sostegno del suo leader, annuncia le dimissioni dalla carica e dà una sua personale lettura della mancata-candidatura: è dovuta alle lotte ambientali di Ferrarese, e a certi signori "illuminati”. Anche i bambini capirebbero l'allusione: l'ex presidente è osteggiato dai poteri forti. E quelle virgolette hanno un unico significato: Enel. Lo capirebbero anche i bambini.
BRINDISI - In serata, sulla questione dell'allagamento della trincea del nastro trasportatore che collega il molo carbone di Costa Morena alla centrale "Federico II" di Cerano, Enel ha diramato un comunicato in cui assicura il rapido ripristino della struttura, previa presentazione di un progetto agli enti competenti.
BRINDISI – Il nubifragio del 15 gennaio il danno più grande lo ha fatto all’Enel, che ora si trova presa tra due emergenze: quella di affrontare rapidamente l’iter che ha imposto il magistrato della procura per lo svuotamento dell’acqua che allaga la trincea del nastro trasportatore del carbone, cioè quello previsto dalla legge, e parallelamente quello di un approvvigionamento di emergenza della centrale “Federico II” di Cerano che non ha una autonomia molto lunga se il carbone non raggiungerà l’impianto. Nessun sequestro è stata disposto oggi dal pm Iolanda Daniela Chimienti, ma le operazioni in corso sono state bloccate definitivamente perché non autorizzate.
BRINDISI – L’Arpa e i vigili urbani di Brindisi, secondo fonti dell’amministrazione comunale del capoluogo, la notte scorsa alle 3 hanno proceduto al blocco della attività di svuotamento della trincea del nastro trasportatore Enel che rifornisce la centrale termoelettrica di Cerano. L’intervento sarebbe collegato allo sversamento nel vicino Fiume Grande e forse anche nei terreni circostanti delle acque aspirate dalle idrovore in questi giorni per vuotare i tratti della trincea allagati dal nubifragio di martedì scorso 15 gennaio.
BRINDISI – L’allagamento di alcuni tratti della grande trincea in cemento lunga 13 chilometri, che congiunge la banchina Enel a Costa Morena e la centrale termoelettrica Federico II di Cerano, non crea alcun problema di approvvigionamento ai quattro gruppi dell’impianto. Lo fanno sapere fonti della società elettrica, precisando che le operazioni di evacuazione dell’acqua ed il ripristino della funzionalità totale del nastro trasportatore richiederà solo qualche giorno.
BARI - Che la Regione Puglia non fosse indicata tra le parti offese, lo sapevano tutti, BrindisiReport.it lo ha evidenziato nel primo rigo del servizio di ieri sulla terza udienza del processo Enel. Ciò malgrado, su mandato del presidente Vendola ieri era stata chiesta l'ammissione come parte civile, istanza rigettata dal giudice monocratico Francesco Cacucci. E subito si è scatenata la bagarre, ipotizzando da destra e dal centro che la costituzione possa essere stata volutamente tardiva.
BRINDISI - Tempo scaduto. La Regione Puglia, che non era indicata come parte offesa, arriva in ritardo con la propria costituzione di parte civile e viene esclusa. Stessa sorte per quattro produttori agricoli di Cerano che non potranno rivendicare alcun danno subito, perché si sono uniti alla schiera di coloro che si ritengono lesi dall’azione di Enel Produzione solo il 7 gennaio scorso, quando i termini, in realtà, erano altri.
BRINDISI – Escono dal processo per la dispersione delle polveri di carbone Enel già alla terza udienza la Regione Puglia, per costituzione tardiva (l’istanza era stata depositata stamani), ma anche il movimento No al Carbone, il Wwf, Italia Nostra, Federutenti, il Comune di Trepuzzi e quattro produttori agricoli. Saranno parte civile invece Comune e Provincia di Brindisi, Greenpeace, Legambiente, l’associazione Salute Pubblica, Medicina Democratica, i Comuni di Torchiarolo e S. Pietro Vernotico, oltre ad alcune decine di agricoltori o loro eredi.
BRINDISI – Anche la Regione Puglia aggiunge la propria alle altre richieste di costituzione di parte civile avanzate da enti, associazioni e produttori agricoli al processo per i danni causati alle colture dalla dispersione delle polveri dal carbonile scoperto della centrale Enel di Cerano. La richiesta della Regione è stata depositata stamani dall’avvocato Marcello Falcone, presidente della Camera penale brindisina, in apertura della terza udienza del processo cominciato il 12 dicembre scorso, che vede imputati 13 dirigenti e quadri Enel e due imprenditori locali.
BRINDISI - L'Armani Milano doveva assolutamente vincere a Brindisi per evitare la figuraccia di non disputare le Final-Eight di Coppa Italia in casa, e forse per salvare la panchina di Scariolo. Ce l'ha fatta, ma l'Enel ha lottato ad armi pari. Fino alla fine: 76-83 il risultato finale.
MESAGNE - Sono stati condannati per direttissima dal tribunale di Brindisi a otto mesi di reclusione ciascuno Tiziano e Roberto Semeraro, i due mesagnesi arrestati l'8 gennaio poco dopo aver aggredito due tecnici dell'Enel che stavano ripristinando la fornitura di energia elettrica alla zia degli imputati. La pena è stata patteggiata, quindi è stato accordato ai Semeraro lo sconto di un terzo partendo da dodici mesi, e dovrà essere espiata con la detenzione domiciliare.
MESAGNE - Agli arresti domiciliari due mesagnesi che hanno aggredito e spedito in ospedale a calci e pugni due tecnici dell'Enel, che stavano ripristinando l'allaccio alla rete di un parente dei due soggetti, Tiziano e Roberto Semeraro di 39 e 22 anni. I reati sono quelli di concorso in violenza privata e lesioni personali.
BRINDISI - La dispersione di polveri di carbone ha provocato senz'altro, secondo l'accusa rivolta a 13 dirigenti Enel e a due imprenditori di Brindisi, il danneggiamento dei terreni vicini al nastro trasportatore. Il nodo da sciogliere, per l'ammissione delle parti civili, è un altro. In seguito ai reati di getto pericoloso di cose e danneggiamento, c'è stato anche un danno ambientale più generale al territorio? I difensori degli imputati sostengono che non sia questa una tesi condivisibile.
BRINDISI - Nessuna obiezione, all'infuori del capo di imputazione indicato nell'istanza di costituzione di parte civile presentata dal Comune che, secondo il pm Giuseppe De Nozza, non è corretto. Da rivedere altresì anche la questione del danno ambientale indicata dalla Provincia che ha chiesto danni per 500 milioni di euro. Rischia quindi l'esclusione il Comune di Brindisi dal processo ai 13 dirigenti Enel e due imprenditori locali (i legali rappresentanti delle ditte Nubile e Cannone) che si sta svolgendo davanti al giudice monocratico di Brindisi, Francesco Cacucci.
BRINDISI - Il Cobas Lavoro privato chiede al sindaco di Brindisi di rompere di gli indugi con la società A2A, nuova proprietaria della termoelettrica di Costa Morena ex Edipower, e di applicare la convenzione del 1996 con Enel, che prevedeva appunto la chiusura di quella centrale e il passaggio del personale alla centrale di Cerano. Ciò per la mancata presentazione del piano industriale entro il corrente mese di dicembre 2012.
ROMA - Un protocollo volontario di autoregolazione, che va al di là dell'attuale sistema normativo-regolatorio, per offrire al cliente una migliore garanzia di tutela in fase di acquisto dei prodotti e dei servizi energetici: è il “Sales Code” Enel, presentato alcuni giorni fa a Roma in occasione della tavola rotonda “Dall' energia ai servizi”.
BRINDISI - Gli studi sull'ambiente a rischio e i danni per le perdite nel settore agricolo, ma anche i soldi spesi per il Festival di Al Bano, le degustazioni e i viaggi sotto l'egida Filia Solis e perfino per l'ufficio stampa interno: secondo la Provincia di Brindisi, l'Enel dovrebbe risarcire il territorio e farsi carico di tutte le spese effettuate dall'Amministrazione negli ultimi anni. È scritto nella memoria di costituzione di parte civile presentata dagli avvocati Rosario Almiento e Vittorio Rina nella prima udienza contro i dirigenti della società finiti sotto accusa nel processo che i è aperto il 12 dicembre scorso.
BRINDISI – Su istanza della difesa di parte dei manager Enel, in difficoltà per giungere nella prima mattinata da Roma, l’udienza odierna di apertura del processo per la dispersione delle polveri di carbone dal deposito scoperto della centrale di Cerano, nato da una indagine della Digos e della procura di Brindisi, con decine di parti lese che chiederanno di essere ammesse come parti civili, è stata spostata alla tarda mattinata. Le parti saranno chiamate dal giudice monocratico Cacucci non prima delle 12, ma si prevede anche ad ora più tarda a causa delle decine di processi a ruolo stamani.
BRINDISI – “Il movimento No al Carbone insieme a Salute Pubblica e Medicina Democratica saranno all'interno dell'aula a chiedere la costituzione di parte civile e saremo anche fuori in un presidio pacifico”, annuncia lo stesso Nac in un comunicato in vista della prima udienza fissata per mercoledì 12 dicembre, dopodomani davanti al tribunale di Brindisi, del processo per la dispersione delle ceneri dal carbonile di Enel Cerano.
BRINDISI - Per finanziare l’affissione dei manifesti (che sono anonimi ma non abusivi) è stata spesa una cifra consistente, si tratta di almeno 20mila euro. Il committente della campagna di protesta contro Enel che ha suscitato curiosità a Brindisi è senz’altro qualcuno che può permettersi di acquistare spazi su cartelloni sei per tre e che lo ha fatto versando le imposte dovute e scegliendo l’anonimato.