NEW DELHI – Proprio questa mattina i due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone hanno finalmente lasciato il carcere di Trivandrum, per essere trasferiti nella Borstal School di Kochi, in attesa degli sviluppi del processo. L’udienza sull’istanza di libertà dietro cauzione, disposta per oggi, è stata perciò rinviata a lunedì. Si è appreso da fonti della delegazione italiana.
ROMA – Dopo la morte del 14 maggio scorso, del detenuto Popo Virgil Cristria presso l’ospedale Vito Fazzi di Lecce, in sciopero della fame da più di 50 giorni, il ministro della Giustizia, Paola Severino, ha disposto un’indagine ispettiva nel carcere di Borgo San Nicola a Lecce. L’indagine – si legge in una nota del penitenziario salentino – sarà svolta dal Dipartimento amministrazione penitenziaria. Da 50 giorni, il 38enne romeno, sperava di attirare l’attenzione di qualcuno o meglio del magistrato, sulla sue proclamazioni di innocenza. Ma non ci è riuscito. Popo Virgil Cristria, è morto in un letto dell’ospedale Vito Fazzi, dopo che ha rifiutato il cibo per circa due mesi.
BRINDISI - Senza appoggi sicuri e braccati sempre più da vicino dai carabinieri della compagnia di Fasano, si sono costituiti direttamente nel carcere di Brindisi Pietro Schena e Pietro Fanigliulo rispettivamente 41enne e 36enne entrambi della Città della Selva.
ROMA - In serata, al termine del Consiglio dei Ministri, il capo della Farnesina, Giulio Terzi, ha assicurato la massima tutela e assistenza a Latorre e Girone, sottolineando l'impegno coordinato delle amministrazioni coinvolte nella ricerca di ogni possibile soluzione alla vicenda . Ma la situazione, per i due militari, è ancora in alto mare, nonostante la posizione irremovibile del sottosegretario agli Esteri Staffan de Mistura che a tarda notte era ancora seduto con loro nell'anticamera della prigione di Kollam e non aveva alcuna intenzione di muoversi in assenza di una soluzione accettabile.
KOLLAM - L'Alta Corte del Kollam ha disposto oggi al termine del periodo di due settimane in custodia della polizia, che i marò del Reggimento San Marco della Marina Militare italiana, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ritenuti implicati in un incidente in mare il 15 febbraio in cui sono morti due pescatori indiani, devono essere trasferiti in custodia giudiziaria nel carcere centrale di Trivandrum, capoluogo del Kerala.
LECCE – Finisce in ospedale con la faccia malconcia al termine di una rissa avvenuta nel carcere di Lecce. Ad avere la peggio nel pestaggio Damiano Fanelli, 28enne di Francavilla Fontana, condannato l'11 giugno del 2010 a scontare dieci anni di carcere per rapina e furto, avvenuti nel 2007, dalla sezione collegiale (presidente Aliffi) del Tribunale di Brindisi.
BRINDISI – Era dedicata alla verifica ed alla soluzione dei problemi dell’assistenza sanitaria ai detenuti la seconda visita alla casa circondariale di Brindisi del consigliere regionale di Sel, Toni Matarrelli, che in questa occasione ha incontrato gli operatori del carcere assieme al direttore generale della Asl, Paola Ciannamea e al direttore sanitario Grazia Di Bella. La manager che governa l’azienda sanitaria locale brindisina ha individuato tre criticità che avranno la priorità nelle soluzioni.
FASANO - Due pregiudicati, Vito Simone Ruggero e Luca Ciampi, sono stati arrestati in provincia di Brindisi da agenti della polizia penitenziaria del Provveditorato di Bari, coordinati dal Nucleo Investigativo centrale, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
TORRE SANTA SUSANNA - Droga prodotta in casa, in giardino. E poi spacciata sulla piazza del paese. Queste le accuse per le quali era finito sotto processo. Condannato dal Tribunale, torna in carcere. I Carabinieri della locale stazione hanno infatti dato esecuzione all'ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dai Giudici del Tribunale di Brindisi, nei confronti di Giuseppe Volpe, 45enne, del posto.
ROMA - Il deputato francavillese Luigi Vitali (PdL), responsabile delle politiche penitenziarie del suo partito, ha deciso di chiudere la querelle con il segretario nazionale del Sappe, Federico Pilagatti, sulla situazione dell'istituto di pena di Taranto. “Mi appresto a depositare querela per il reato di diffamazione aggravata nei confronti del segretario nazionale del Sappe Federico Pilagatti, concedendogli ampia facoltà di prova", ha annunciato Vitali.
ROMA – Quello di Taranto un carcere a cinque stelle? Se l’onorevole Luigi Vitali (PdL) la pensa davvero così, il Sappe, uno dei sindacati della polizia penitenziaria, è pronto ad offrirgli un soggiorno di tre giorni nella struttura. Ovviamente si tratta di ironia, legata alle dichiarazioni rese da Vitali dopo la visita al carcere del capoluogo jonico durante la giornata di Ferragosto.
LECCE - Si suicida in carcere impiccandosi con i lacci delle scarpe. È' stato ritrovato senza vita in mattinata dagli agenti della polizia penitenziaria nella sua cella del carcere di Borgo San Nicola, Antonio Padula, 48enne di Francavilla Fontana, in prigione per l'omicidio di Antonio Donato Andrisani, soffocato e dato alle fiamme nella sua abitazione a Francavilla Fontana.Un delitto che Padula aveva confessato.
BRINDISI - Visita conoscitiva al Carcere di Brindisi da parte dei consiglieri Antonio Matarrelli (Sel), Giovanni Brigante (Puglia per Vendola) e il neo-responsabile regionale per la sanità di Sel, Franco Colizzi.
BRINDISI - Nel quadro della elezione del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, visita ispettiva nelle carceri da parte dei consiglieri della lista La Puglia per Vendola e di Sinistra Ecologia e Libertà.
BRINDISI – Un detenuto nel carcere di via Appia viene ricoverato in ospedale con un braccio insanguinato per una brutta ferita da taglio che ha causato una copiosa emorragia. Mistero sulle cause del ferimento – avvenuto nella nottata di lunedì - e sull’identità del detenuto, anche se la ferita ha avuto bisogno di un delicato intervento, protrattosi per qualche ora, da parte dei medici chirurghi dell’ospedale Perrino.
BRINDISI – Gli studenti della facoltà di Scienze sociali, politiche e del territorio presso la Cittadella della Ricerca in Brindisi incontrano Pino Gennaro, medico di base specializzato in psichiatria, che illustra come i fenomeni di devianza possono essere spiegati all’interno di un istituto di pena e poi propone agli interlocutori di attivare l’università come mediatrice tra società esterna, istituzioni locali e carcere, utilizzandola come punto di osservazione-madre per fare ricerca e innovazione.
FASANO – Finisce in cella su provvedimento della procura di Verona per l'esecuzione di pene concorrenti relative ai reati di cui negli anni si era macchiato. Scattano le manette per il 41enne albanese Aleksander Nikolla, condannato a scontare una pena cumulativa di 9 anni un mese e 11 giorni, a pagare una multa di 13 mila e 600 euro e all'interdizione per 5 anni dai pubblici uffici. L'albanese – che si trovava già ristretto alla misura dei domiciliari - era già stato arrestato a Fasano per spaccio di droga a Verona nel 2009.
CASERTA - Da tempo accusava atroci dolori allo stomaco e al ventre, per i quali il 25 gennaio scorso l’avvocato difensore Daniela D’Amuri aveva chiesto il ricovero con urgenza, ma in ospedale l’ex boss della Scu Francesco Sparaccio, 53 anni, non ci è mai arrivato. E’ morto a mezzanotte fra domenica e lunedì nella cella del carcere di Carinola, dove stava scontando l’ergastolo per l’omicidio di Francesco Incantalupo, scomparso la sera del 12 aprile 1992 e mai più ritrovato, il primo caso di lupara bianca in terra di Brindisi. Per la morte di Sparaccio la famiglia ha presentato un esposto alla procura della Repubblica di Caserta, nei prossimi giorni l’autopsia che stabilirà se la mancanza delle cure richieste e il mancato ricovero siano stati determinanti oppure no nel cagionare la morte del detenuto.
BRINDISI – Un intero settore del carcere di Brindisi è stato sottoposto a sequestro preventivo dall’autorità giudiziaria, nell’ambito delle indagini sulla morte di un detenuto tunisino di 43 anni, impiccatosi nella notte tra il 6 ed il 7 agosto 2010. La circostanza è stata resa nota da un comunicato di uno dei sindacati della Polizia penitenziaria, l’Osapp: “E’ di queste ore la notizia ufficiale del sequestro intero reparto detentivo disposto, in via precauzionale, dal tribunale di Brindisi, un atto mai operato nell’intero territorio nazionale dalla magistratura penale”. Sempre secondo l’Osapp, “anche l’amministrazione penitenziaria potrebbe essere chiamata ed ascoltata per una ipotesi di reato di istigazione al suicidio per le criticità del reparto detentivo del carcere in cui i detenuti sono stati ubicati”.
BRINDISI - Un uomo di 58 anni, detenuto presso il carcere di Brindisi, in attesa di giudizio per rapina, ha tentato il suicidio la scorsa notte impiccandosi nella propria cella con un lenzuolo legato alle sbarre della finestra. Lo rende noto il sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe, secondo cui l'uomo è stato salvato grazie all'intervento di un agente di polizia penitenziaria. «Ormai nella regione Puglia - sottolinea ancora un volta il Sappe - non si contano più i tentativi di suicidio di detenuti che vivono in condizioni igienico-sanitarie drammatiche a causa del sovraffollamento delle celle in cui sono rinchiusi: oltre 4.600 detenuti per non più di 2.300 posti disponibili».
BRINDISI - “Parlamentari in carcere a Ferragosto, basta con la visita allo zoo delle anime perse”, è con queste parole che il Sindacato autonomo della polizia penitenziaria e il segretario nazionale Federico Pilagatti accolgono l’iniziativa di Marco Pannella e i radicali di trascorrere i giorni dal 14 al 16 agosto nelle carceri d’Italia. Polemica decisamente all’italiana, che sorge su una sostanziale coincidenza fra il punto di vista e le contestazioni del sindacato e quelle dei radicali stessi che, ciascuno per la sua parte, da anni denunciano le condizioni di disumano sovraffollamento delle case circondariali italiane e pugliesi in particolare.
BRINDISI- Un detenuto tunisino si toglie la vita nel carcere di Brindisi, ed è immediatamente polemica sullo stato delle galere nostrane e dei problemi che riguardano i reclusi. Il detenuto, di 43 anni, è stato trovato impiccato nella sua cella dagli agenti della polizia penitenziaria della casa circondariale di via Appia: l’uomo, che avrebbe finito di scontare la sua pena nel maggio 2012, si è stretto al collo una maglietta legandola alle sbarre della finestra del bagno della sua cella. Nonostante l’immediatezza dei soccorsi, per il cittadino di nazionalità tunisina non c’è stato niente da fare.
BRINDISI - “Vito Di Emidio deve ritornare in carcere”, lo chiedono a una voce i pubblici ministeri antimafia Alberto Santacatterina e Milto De Nozza, e lo chiedono direttamente alla Corte di Cassazione. La scelta del Riesame, che ha concesso al pentito di ritornare ai domiciliari in località protetta, accogliendo la richiesta dell’avvocato Manfredo Fiormonte per conto del proprio assistito, non è punto condivisa dalla procura. La memoria a intermittenza di Bullone, pur non inficiandone la credibilità, stigmatizza un personaggio indegno dei benefici concessi dallo Stato ai collaboratori di giustizia, per questo deve ritornare in cella e scontare l’ergastolo, attendendo l’ulteriore verdetto a suo e a carico degli uomini accusati dalle sue stesse rivelazioni, di ben dodici omicidi.
BRINDISI - La sottosegretaria alla Giustizia, Maria Elisabetta Alberti Casellati, vuole la massima trasparenza e discute dieci minuti buoni con la direttrice della casa circondariale di via Appia, Sonia Fiorentino, per consentire ai giornalisti di seguirla nel sopralluogo. Così le porte del carcere di Brindisi si aprono dopo lungo tempo ad un reportage collettivo, con tutti i problemi di una struttura in mezzo al guado.